Verso le 3-4 settimane di vita il latte non supporta più completamente le esigenze nutrizionali dei gattini. Questo è il momento dello svezzamento che terminerà tra la 7°e l’8° settimana.
Si deve cominciare a proporre gradualmente cibi semi-solidi e in quantità sempre maggiori, diminuendo via via la quantità del latte fino ad eliminarlo verso i due mesi d’età.
Anche per lo svezzamento esistono appositi alimenti commerciali, oppure si può optare per una dieta casalinga o una integrazione delle due. Non esistono regole precise sui tempi e sulle quantità: come sempre, anche all’interno della stessa cucciolata, ogni individuo è diverso dall’altro!
Per fortuna la natura fa le cose per bene, e in genere i gattini sanno regolarsi da soli su quando iniziare lo svezzamento, cosa mangiare e in che quantità. Nostro compito è proporgli un’ampia varietà di cibi diversi, inizialmente non mischiati in un pappone, ma singolarmente, in modo tale che sia più facile capire quali sono i loro gusti e individuare eventuali intolleranze.
Il buon senso, inoltre, suggerisce di introdurre nuovi alimenti gradualmente per aiutare a sviluppare gli enzimi digestivi.
Per evitare che si abbuffino con rischio di indigestione e coliche è importante che i pasti siano regolari e frequenti, almeno 6 fino alla 8°-9° settimana. Poi gradualmente si passa a ridurli fino ad arrivare a 3 pasti giornalieri, che è bene mantenere almeno fino all’età di 6 mesi.
Gli alimenti che si possono usare per svezzare un gattino sono:
• latte di capra (o in seconda scelta latte vaccino intero se è ben tollerato)
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