“Ci sono due tipi di medicina: quella degli schiavi e quella degli uomini liberi. Quella per gli schiavi, sintomatica, prevede la rapida rimozione del sintomo, perché il soggetto possa tornare al più presto al lavoro. Quella per gli uomini liberi, eziopatogenetica, prevede la conoscenza e la comprensione del sintomo, il suo significato per la salute complessiva del corpo, per l’equilibrio della persona e per la sua famiglia.”
Platone - IV secolo a.C.
Salute e malattia: significato dei sintomi
In Omeopatia, la salute è la risultante del perfetto equilibrio fisico, emotivo e mentale dell'essere vivente.
Tale equilibrio è garantito da una "forza vitale", un'energia in grado di regolare le capacità di autoguarigione dell'individuo. Se la "forza vitale" viene alterata o indebolita, l'equilibrio viene meno ed insorge la malattia che si manifesta attraverso i sintomi.
Mentre la Medicina Accademica vede nei sintomi un nemico da combattere (medicina degli "anti"), per gli omeopati essi rappresentano una reazione di autodifesa, il mezzo attraverso cui l'organismo cerca di recuperare l'equilibrio perduto e tornare allo stato di salute.
I sintomi quindi non vanno soppressi, ma assecondati somministrando sostanze che stimolino le naturali capacità di autoguarigione dell'organismo
Tali sostanze sono molto potenti, spesso velenose, per cui nel medicinale omeopatico i principi farmacologicamente attivi sono presenti in quantità estremamente diluite o infinitesimali: ciò stimola le naturali risposte di autoguarigione senza rischio di effetti collaterali.
Unicità dell'individuo
Nella Medicina Convenzionale gli individui affetti dalla stessa malattia vengono trattati con gli stessi farmaci, la Medicina Omeopatica, invece, considera ciascun essere vivente unico e diverso da qualsiasi altro, per cui la scelta della cura rappresenta una risposta personalizzata, adattata alle caratteristiche di ciascun paziente.
L’omeopata prescrive i rimedi sulla base di un quadro globale e completo del paziente, che terrà conto di molteplici fattori quali lo stile di vita, il tipo di cibo che predilige o rifiuta, le abitudini e i gusti, gli aspetti emozionali e comportamentali, e ogni altro elemento utile ad inquadrare l’individuo nella sua unicità e totalità di psico-fisico-emotiva.