Il maiale che rideva - Ambulatorio Veterinario MariVet

Vai ai contenuti

Menu principale:

I nostri consigli > Smilax Aspera racconta

Il maiale che rideva (e altre domande da “porci”)
 
Perchè si mangiano gli animali? Forse solo perchè non li conosciamo.

25 anni fa in Scozia ho avuto uno dei miei primi shock culturali quando ebbi modo di accarezzare un gigantesco maiale che viveva libero in giardino. Non ero ancora vegetariana, ma lo sarei diventata di lì a poco.
Stavamo girando per le Highlands in macchina quando ci fermammo incuriositi a guardare una cuccia di dimensioni esorbitanti. Dalla cuccia uscì un maiale enorme che appena ci vide venne verso di noi correndo al galoppo. 
Eravamo allibiti e parecchio intimoriti perchè eravamo "protetti" solo da una fine recinzione di pali di legno e filo di ferro.
Il maiale si fermò di fronte a noi e prese ad osservarci, a lungo, insistentemente. Sembrava che ci stesse chiedendo qualcosa. Ma cosa voleva??? era forse un maiale da guardia? voleva cibo? ci avrebbe morso?
Io ero incuriosita, ma spaventata. Avrei voluto toccarlo, non avevo mai accarezzato un maiale, ma non osavo. All'università ti insegnano che i maiali hanno lunghe zanne e possono essere molto pericolosi. E lui era così grande che avrebbe potuto staccarmi la mano con un solo morso. Ma continuava a guardarci e... a sorriderci. Per cui presi un lungo bastoncino e lo feci passare tra le maglie della rete, così, giusto per vedere che reazione avrebbe avuto. Non sapevo cosa aspettarmi, probabilmente non avrebbe fatto assolutamente niente. Invece, potete immaginare il mio stupore, iniziò a strusciare la testa e le guance contro l’estremità del bastoncino. Gli piaceva!
Alla fine mi feci coraggio e mi decisi ad allungare una mano.
Emozione!!
Il maiale iniziò a spingere la testa verso la mano esattamente come fanno i cani quando richiedono le grattatine. Poi il collo, poi i fianchi. Alla fine lo accarezzavamo e grattavamo tutti e lui si mise a ridere.
Giuro! quel maiale rideva di felicità.
Io non me lo scorderò mai più.
 
In seguito mi è capitato ancora un paio volte di poter accarezzare dei maiali allevati liberi, e quanto si sono goduti le coccole, mettendosi addirittura a pancia all'aria! Non ridevano così ostentatamente, ma avevano una tale espressione di beatitudine. 

 
Per questo sorrido triste quando ci si scandalizza per i cani mangiati in Cina. Che differenza c'è tra il dolore di un cane e quello di un maialino? Perchè si può mangiare una mucca e non un coniglio? E il cavallo è davvero un animale più nobile di un agnello?

 
 
Un racconto di Marilisa Picca, gennaio 2014
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu