Eravamo allibiti e parecchio intimoriti perchè eravamo
"protetti" solo da una fine recinzione di pali di legno e filo di
ferro.
Il maiale si fermò di fronte a noi e prese ad
osservarci, a lungo, insistentemente. Sembrava che ci stesse chiedendo
qualcosa. Ma cosa voleva??? era forse un maiale da guardia? voleva cibo? ci
avrebbe morso?
Io ero incuriosita, ma spaventata. Avrei voluto
toccarlo, non avevo mai accarezzato un maiale, ma non osavo. All'università ti
insegnano che i maiali hanno lunghe zanne e possono essere molto pericolosi. E
lui era così grande che avrebbe potuto staccarmi la mano con un solo morso. Ma
continuava a guardarci e... a sorriderci. Per cui presi un lungo bastoncino e
lo feci passare tra le maglie della rete, così, giusto per vedere che reazione
avrebbe avuto. Non sapevo cosa aspettarmi, probabilmente non avrebbe fatto
assolutamente niente. Invece, potete immaginare il mio stupore, iniziò a
strusciare la testa e le guance contro l’estremità del bastoncino. Gli
piaceva!
Alla fine mi feci coraggio e mi decisi ad allungare una mano.
Emozione!!
Il maiale iniziò a spingere la testa verso la mano
esattamente come fanno i cani quando richiedono le grattatine. Poi il collo,
poi i fianchi. Alla fine lo accarezzavamo e grattavamo tutti e lui si mise a
ridere.
Giuro! quel maiale rideva di felicità.
Io non me lo scorderò mai più.
In seguito mi è capitato ancora un paio volte di poter
accarezzare dei maiali allevati liberi, e quanto si sono goduti le coccole,
mettendosi addirittura a pancia all'aria! Non ridevano così ostentatamente, ma
avevano una tale espressione di beatitudine.
Per questo sorrido triste quando ci si scandalizza per
i cani mangiati in Cina. Che differenza c'è tra il dolore di un cane e quello
di un maialino? Perchè si può mangiare una mucca e non un coniglio? E il
cavallo è davvero un animale più nobile di un agnello?
Un racconto di Marilisa Picca,
gennaio 2014